
26/01/2019 - Relazione Presidente Corte Appello Anno Giudiziario - Anno 2019
PREMESSA
Il mio deferente saluto al Signor Presidente della Repubblica, supremo garante dei valori costituzionali, e a tutte le autorità qui presenti politiche, civili, militari e religiose, ai magistrati togati ed onorari, agli avvocati, al personale amministrativo, ai giornalisti ed agli ospiti tutti.
Un particolare ringraziamento alla libera stampa e agli operatori dell’informazione qui presenti. Possiamo dissentire o criticare come viene rappresentato il nostro lavoro, ma il loro ruolo di comunicazione e informazione è un fondamentale presidio di democrazia e costituisce anche per noi un forte stimolo.
La Relazione sullo stato della Giustizia deve rappresentare un momento di bilancio che consenta di analizzare il generale andamento degli uffici giudiziari, i successi ed i limiti, oltre che di renderne conto alla collettività in cui opera.
UNA GIUSTIZIA CHE FUNZIONA CON POCHE RISORSE E MOLTO IMPEGNO
Già lo scorso anno sostenevo che nel nostro distretto “la giustizia funziona, con difficoltà e senza poter essere soddisfatti, ma funziona. Occorre andare oltre i luoghi comuni che vedono la giustizia come un buco nero in cui tutto va male, quasi che non ci fossero possibilità di miglioramento.”
I luoghi comuni che dominano sulla giustizia la descrivono come una realtà immobile, perennemente in ritardo e che pesa sull’economia nazionale, oltre a non soddisfare meno che parzialmente i diritti dei cittadini. La lettura della realtà è diversa e molto più articolata e parla di un sistema che pur in difficoltà è in lento e costante miglioramento.