
01/02/2020 - Relazione Presidente Corte d'Appello Anno Giudiziario - Anno 2020
PREMESSA
Il mio deferente saluto al Signor Presidente della Repubblica, supremo garante dei valori costituzionali, e a tutte le autorità qui presenti politiche, civili, militari e religiose, ai magistrati togati ed onorari, agli avvocati, al personale amministrativo, ai giornalisti ed agli ospiti tutti.
La Relazione sullo stato della giustizia deve rappresentare un momento di bilancio che consenta di analizzare il generale andamento degli uffici giudiziari, i successi ed i limiti, oltre che di renderne conto alla collettività in cui opera.
GLI ECCEZIONALI RISULTATI RAGGIUNTI NEL SETTORE CIVILE IN ITALIA (E NEL NOSTRO DISTRETTO)
Ed allora credo sia necessario partire da un dato che ormai è da tempo costante in tutte le statistiche ministeriali e cui abbiamo significativamente contribuito, nei limiti del nostro territorio: la drastica riduzione delle pendenze nel settore civile, la diminuzione dell’arretrato (le cause ultra biennali e ultra triennali) e il contenimento dei tempi dei processi. Per anni abbiamo lamentato e lamentiamo la insopportabile lentezza dei processi, il peso dei processi giacenti da anni che rallenta la giustizia, non dà certezza agli investitori e penalizza l’economia. Ora i dati recentemente pubblicati dal Ministero della Giustizia sul monitoraggio relativo al I semestre 2019 ci rivelano i positivi risultati cui un impegno di anni ci ha portato: le pendenze dei processi civili (registri SICID e SIECIC) che nel 2009 erano giunte al massimo storico di 5.700.105 sono scese al 30 giugno 2019 a 3.312.263 con una riduzione del 42 %. La riduzione dei procedimenti relativi a contenzioso, lavoro, famiglia e volontaria giurisdizione (registro SICID) va da 5.081.910 a 2.812.539.